Mario Samigli era un letterato quasi sessantenne. Un romanzo ch'egli aveva pubblicato quarant'anni prima, si sarebbe potuto considerare morto se a questo mondo sapessero morire anche le cose che non furono mai vive. Scolorito e un po' indebolito, Mario, invece, continu a vivere per tanti anni di certa vita lemme lemme com'era consentita da un impieguccio che gli dava non molti fastidi e un piccolissimo reddito. Una tale vita igienica e si fa ancora...