Silvio Pellico non amava scrivere poesie d'occasione su richiesta di qualche mecenate e committente. Uscito dal carcere, Silvio Pellico aveva scritto con affettuosa ironia in una lettera del 1834, indirizzata alla contessa Ottavia Di Masino di cui frequentava il salotto che avrebbe preferito tornare in carcere piuttosto che essere costretto a scrivere versi su ordinazione. A conferma di questo Silvio scriver nel 1839 in una lettera al fratello Luigi...
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