L'autore esamina come l'Occidente, per decenni, sia stato il principale motore della globalizzazione e come questa si sia erosa con l'emergere di correnti opposte come i movimenti anti-globalisti e identitari in Occidente. L'autore esplora le istituzioni internazionali come l'ONU, il FMI e la Banca Mondiale, create dall'Occidente per stabilire una governance globale unificata, solo per essere percepite come strumenti di dominio piuttosto che di cooperazione...