Mi perdoni, Monsignore reverendissimo, se nello stato di turbamento ineffabile nel quale mi trovo, ardisco rivolgermi a lei, chiedendo aiuto e consiglio. Prima di confidarmi ad altri, che forse riderebbero di me trattandomi d'allucinato e di visionario, dalla sua carit paterna imploro quella pace al mio Spirito che altri non saprebbero darmi; e nel nome di Nostro Signore Ges Cristo l'imploro fiducioso, in memoria della benevolenza tutta speciale...