Signori, devo confessarvi che non prendo a parlare senza una certa preoccupazione. Venivo a Firenze per tenere una lezione al Circolo di Cultura Fascista, dove si legge, si studia, si discute tra fascisti desiderosi di riflettere e chiarire le proprie idee; e avevo perci in mente un discorso adatto a quel luogo e a quell'uditorio. Invece, con mia grande sorpresa, mi tocca di parlare a migliaia di ascoltatori variamente preparati e disposti, in quest'aula...